Kit 11

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In funzione della configurazione del proprio computer la fruizione dei suoni potrà avvenire in 2 modi: in automatico oppure scaricando il suono per ascoltarlo con il player mp3 del proprio computer.

Istruzioni


Lidia Beduschi, Come è fatto il libro “11” e come si usa (i colori profumati, i simboli tattili, i suoni)

È arrivato il momento di spiegarvi come usare il vostro kit composto dal libro, che sicuramente avrete già toccato e aperto pagina dopo pagina, da “Storia di 11” che trovate più avanti qui sul sito e dai “Giochi”, che stanno alla fine del racconto dei colori.

Il libro ha 11 cartoncini rigidi, uno per ogni colore (nero, bianco, rosso, verde, giallo, blu, marrone, grigio, rosa, viola, arancione), separati da fogli leggeri , più altri 11 cartoncini rigidi (ancora nero, bianco, rosso, verde, giallo, blu, marrone, grigio, rosa, viola, arancione) ma pretagliati a tessere rettangolari che potrete staccare per fare i Giochi.

I 22 cartoncini sono tenuti insieme da ganci metallici che potete aprire. In basso al centro, in ognuno dei fogli colorati trovate il simbolo tattile a punti in rilievo. I cartoncini sono profumati, come avrete già sentito: per conoscere l’odore di ciascuno degli 11 colori dovete passare le dita sui fogli premendo leggermente. Le profumazioni ad acqua sono infatti microincapsulate, così che premendo leggermente le piccolissime capsule si rompono e liberano l’odore, che è molto duraturo. Più avanti troverete la descrizione della loro composizione.

Perché proprio 11 colori? E perché proprio questi 11 colori?

Non li abbiamo scelti a caso. Pensate che sono i colori conosciuti dalla maggior parte dei popoli del mondo. Lo hanno scoperto nelle loro ricerche due antropologi americani, Brent Berlin e Paul Kay. Sui risultati delle loro indagini i due scienziati hanno scritto un importante saggio che si intitola Basic Color Terms, (in italiano Denominazioni dei colori di base) pubblicato a Berkeley dalla University of California Press nel 1969.

Perché i colori sono disposti in questo ordine?

Non è una disposizione casuale! Infatti l’insieme degli 11 colori puo’ essere suddiviso in 6 stadi di complessità crescente: il primo stadio è costituito da 2 colori nero e bianco. È lo stadio più semplice e più antico.. Il secondo stadio è costituito dal rosso. Il terzo stadio da 2 colori: il verde e il giallo. Il quarto stadio dal blu. Il quinto stadio dal marrone. Il sesto stadio da 4 colori: grigio, rosa, viola, arancione.

La maggior parte dei popoli e delle culture del mondo hanno “attraversato” tutti questi stadi. Il greco dell’Iliade e dell’Odissea di Omero si trova, secondo i nostri due antropologi, al terzo stadio e possiede i colori leukòs “bianco”, glaukòs “nero”, eruthròs “rosso”, khloròs che significa “giallo” e “verde”.

È molto importante sottolineare che quando un popolo e una cultura passano da uno stadio ad un altro lo fanno nella direzione che abbiamo descritto. Se e quando ad esempio un popolo e una cultura passano da un sistema a 2 stadi e a tre colori (nero e bianco; rosso) ad un sistema a 5 stadi e 7 colori, questo popolo e questa cultura avranno necessariamente in successione: nero e bianco; rosso; verde e giallo, poi blu, quindi marrone.

È proprio così per tutti i popoli e tutte le culture?

Non per tutte, ma per la maggior parte, lo ripetiamo. Vi rientrano anche quei popoli e culture come quella greca antica che aveva un solo termine per verde e giallo, khloròs, come abbiamo visto, e vi rientra anche la cultura giapponese contemporanea che fino a tempi recenti aveva un solo termine per blu e verde aoi; oggi i giovani giapponesi per dire “verde” usano midori, ma ad esempio il “bluverde” del semaforo è ancora detto aoi.

Ora procediamo con la spiegazione dei codici (ricordate che un codice è un “alfabeto” per così dire!)

che associano:

 

Odori e colori


Qui trovate le combinazioni che abbiamo usato per “costruire” il codice degli odori.

In alcuni casi le tre profumazioni che abbiamo combinato hanno il colore del colore (scusate il gioco di parole!) che rappresentano, come ad esempio i 3 profumi di bianco: giglio bianco, latte, polpa di cocco, che sono appunto bianchi. Sono i casi che ritrovate anche per giallo, verde, marrone.. Negli altri invece abbiamo combinato 2 profumi che corrispondono al colore e 1 profumo che in qualche modo puo’ essere associato al colore.

Così è per nero, dove il profumo incenso si riferisce piuttosto ad uno dei significati del nero nella nostra cultura, quello del lutto.

Rosso associa la rossa ciliegia e la rossa polpa dell’anguria al profumo di olio solare, perché il rosso è un colore caldo, “estivo”.

Blu ha una nota di fiore di tiglio che pur rimandando all’inizio dell’estate, ci trasmette una sensazione di fresco.

Grigio è il fumo, ma anche il raffinato Chanel N. 5 a ricordarci appunto che il grigio è un colore che si usa per essere eleganti e non vistosi, ed è anche il timo un’erba aromatica impiegata in cucina, per dirci che il grigio puo’ essere molto semplice, “anonimo”.

Le scelte possibili per rosa erano tantissime, d’obbligo il profumo della rosa da cui prende il nome in italiano, poi ancora un altro fiore prezioso nella varietà rosa l’orchidea, e infine la pesca un frutto che nasce da fiori rosa e che ha una buccia sottile, vellutata sfumata di rosa.

Per rappresentare viola era d’obbligo la violetta, da cui il colore in italiano prende il nome, ma vi abbiamo associato anche un altro fiore viola più chiaro la lavanda e il profumo di sandalo a sottolineare la preziosità del colore.

La stessa cosa abbiamo fatto per arancione, due frutti di colore arancione, l’arancia e l’albicocca e un profumo esotico il patchouly.

Non eravamo obbligati a scegliere questi odori/profumi, ma dobbiamo sempre ricordare che ciò che ci interessa è costruire un codice convenzionale attraverso il quale costruire una corrispondenza tra 1 odore e 1 colore.

Potevamo scegliere altri profumi/odori, certo! Questo significa anche che ciascuno può scegliere secondo le sue preferenze i profumi/odori di ciascun colore? Assolutamente no! non potremmo avere nessun codice condiviso per costruirci l’idea/immagine mentale del nero, del viola, del rosa, ecc.

Sarebbe come se ciascuno di noi pretendesse di inventarsi il proprio personale alfabeto per scrivere una lettera ad un amico, per scrivere un racconto, una poesia, come se un musicista inventasse e pretendesse di usare una propria del tutto personale notazione per scrivere un brano musicale: nessun altro eccetto lui potrebbe e saprebbe eseguirlo.

Lo stesso procedimento è stato usato per costruire il codice dei simboli tattili di ciascun colore, che trovate sulle pagine del Kit 11, e dei suoni che trovate alla fine del breve racconto in cui ogni colore si presenta. Ma vediamoli ora più da vicino.

Segni o simboli tattili e colori


NERO il simbolo tattile del nero è composto di punti ravvicinati, a rappresentare il fatto che il nero annulla tutti gli altri colori. Non è presente nell’arcobaleno, cioè nello spettro solare.

BIANCO il simbolo tattile del bianco al contrario è composto di punti che si allargano e si allontanano da un centro, a rappresentare che il bianco, come la luce, si ”espande”, dà una sensazione di ampiezza. Anche il bianco non è presente nello spettro solare, ed è la “somma” di tutti i colori dell’arcobaleno.

ROSSO il simbolo tattile del rosso è composto di punti che formano una circonferenza, a rappresentare il fatto che il rosso è un colore “pieno”, “forte”, “completo”.

GIALLO il simbolo tattile del giallo è composto di punti che costruiscono un rombo, non c’è un centro, a rappresentare il fatto che il giallo è un colore che “si apre” senza tuttavia espandersi come il bianco, conserva una propria “fisionomia chiara” definita.

VERDE il simbolo tattile del verde è composto di punti che disegnano un triangolo senza base con l’apice in alto, a rappresentare molto schematicamente la forma di un albero, di un abete ad esempio.

BLU il simbolo tattile del blu è composto di punti che formano un’onda, a rappresentare il colore del mare che riflette quello del cielo sereno di giorno, senza nubi.

MARRONE il simbolo tattile del marrone è composto di punti che, aperti in alto, si chiudono in basso, a rappresentare un piccolo buco scavato nella terra, pronto ad accogliere le radici di una pianticella o un seme.

GRIGIO il simbolo tattile del grigio è composto di punti che formano una linea orizzontale, a rappresentare la “piattezza”, la “pacatezza”, ma anche l’ “eleganza non vistosa” di questo colore.

ROSA il simbolo tattile del rosa è composto di punti che formano una spirale, a rappresentare ad esempio il bocciolo di una rosa, il cuore di una grossa conchiglia oceanica.

VIOLA il simbolo tattile del viola è composto di punti che formano una linea verticale che si divarica in due “gambe” verso il basso, a rappresentare un poco l’umiltà della violetta che si nasconde.

ARANCIONE il simbolo tattile dell’arancione è composto di punti che tracciano una semicirconferenza aperta verso il basso, a rappresentare sia la sua “parentela” con il rosso, sia ad alludere ad esempio al sole che tramonta e scompare all’orizzonte in un giorno sereno.

Al di là comunque dei significati che abbiamo appena richiamato per ogni simbolo/segno, il fatto fondamentale rimane la costruzione del codice.

Suoni e colori


Il rapporto colore/suono è molto forte ed è stato esplorato a fondo in molte culture. Non vogliamo percorrere qui questa complessa e interessantissima storia che ci porterebbe troppo lontano. Ci interessa invece, come abbiamo fatto per ODORI/COLORI e SIMBOLI TATTILI/COLORI, raccontarvi come abbiamo costruito il codice dei suonicolori.

Il pittore Vasily Kandinskij associava il rosso ad uno squillo di tromba. Sebbene abbastanza condivisa, questa associazione non è condivisa però da tutti; e ormai sappiamo che a noi interessa costruire un codice condiviso che ci permetta di formarci l’immagine mentale di ciascun coloresuono e di poterla usare per comunicare con gli altri: con tutti gli altri, sia con quelli che non vedono sia con quelli che vedono.

Abbiamo allora scelto di usare come strumento musicale unico per comporre tutti i suonicolori, il pianoforte. In questo caso, poiché potete sentire il suono di ciascuno degli 11 colori alla fine del racconto, non abbiamo bisogno, come invece abbiamo fatto per COLORI/ODORI e per COLORI/SIMBOLI TATTILI di descrizioni o spiegazioni: è molto più importante l’ascolto, a cui vi invitiamo

Storia di 11

Giochi sul libro


È arrivato il momento di giocare!

I giochi che vi proponiamo vi aiuteranno a memorizzare i colori, ma speriamo che vi divertiate a farli!

Poi potrete inventarne altri voi stessi e inviarci la descrizione delle vostre realizzazioni servendovi dell’indirizzo email dell'autore lidia @ odorisuonicolori.it.