Qui trovate le combinazioni che abbiamo usato per “costruire” il codice degli odori.
In alcuni casi le tre profumazioni che abbiamo combinato hanno il colore del colore (scusate il gioco di parole!) che rappresentano, come ad esempio i 3 profumi di bianco: giglio bianco, latte, polpa di cocco, che sono appunto bianchi. Sono i casi che ritrovate anche per giallo, verde, marrone.. Negli altri invece abbiamo combinato 2 profumi che corrispondono al colore e 1 profumo che in qualche modo puo’ essere associato al colore.
Così è per nero, dove il profumo incenso si riferisce piuttosto ad uno dei significati del nero nella nostra cultura, quello del lutto.
Rosso associa la rossa ciliegia e la rossa polpa dell’anguria al profumo di olio solare, perché il rosso è un colore caldo, “estivo”.
Blu ha una nota di fiore di tiglio che pur rimandando all’inizio dell’estate, ci trasmette una sensazione di fresco.
Grigio è il fumo, ma anche il raffinato Chanel N. 5 a ricordarci appunto che il grigio è un colore che si usa per essere eleganti e non vistosi, ed è anche il timo un’erba aromatica impiegata in cucina, per dirci che il grigio puo’ essere molto semplice, “anonimo”.
Le scelte possibili per rosa erano tantissime, d’obbligo il profumo della rosa da cui prende il nome in italiano, poi ancora un altro fiore prezioso nella varietà rosa l’orchidea, e infine la pesca un frutto che nasce da fiori rosa e che ha una buccia sottile, vellutata sfumata di rosa.
Per rappresentare viola era d’obbligo la violetta, da cui il colore in italiano prende il nome, ma vi abbiamo associato anche un altro fiore viola più chiaro la lavanda e il profumo di sandalo a sottolineare la preziosità del colore.
La stessa cosa abbiamo fatto per arancione, due frutti di colore arancione, l’arancia e l’albicocca e un profumo esotico il patchouly.
Non eravamo obbligati a scegliere questi odori/profumi, ma dobbiamo sempre ricordare che ciò che ci interessa è costruire un codice convenzionale attraverso il quale costruire una corrispondenza tra 1 odore e 1 colore.
Potevamo scegliere altri profumi/odori, certo! Questo significa anche che ciascuno può scegliere secondo le sue preferenze i profumi/odori di ciascun colore? Assolutamente no! non potremmo avere nessun codice condiviso per costruirci l’idea/immagine mentale del nero, del viola, del rosa, ecc.
Sarebbe come se ciascuno di noi pretendesse di inventarsi il proprio personale alfabeto per scrivere una lettera ad un amico, per scrivere un racconto, una poesia, come se un musicista inventasse e pretendesse di usare una propria del tutto personale notazione per scrivere un brano musicale: nessun altro eccetto lui potrebbe e saprebbe eseguirlo.
Lo stesso procedimento è stato usato per costruire il codice dei simboli tattili di ciascun colore, che trovate sulle pagine del Kit 11, e dei suoni che trovate alla fine del breve racconto in cui ogni colore si presenta. Ma vediamoli ora più da vicino.